"European Citizenship for Europe of the peoples and peace in the world" Award 2011


Parlamento Europeo, premio ritirato dal Vice-Presidente Vicario, on. Gianni Pittella

PREMIO “Cittadinanza Europea per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo”
Ia edizione - 2011
25 marzo 2011
Castello di Belgioioso (Pv)

 

Venerdì 25 marzo 2011 ha avuto luogo la cerimonia di consegna del premio Cittadinanza europea per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo, I edizione, in occasione della giornata di studio "L’altra Europa: la cittadinanza europea fra enti territoriali e cooperazione", tenutasi sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il Patrocinio del Parlamento Europeo e organizzata dalla Città di Belgioioso, dal Centro Altiero Spinelli Polo per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo Polo di eccellenza Jean Monnet dell’Università Roma Tre, in collaborazione con l’Università dell’Insubria.

Il premio,  istituito dalla Citta di Belgioioso su proposta del Centro Altiero Spinelli, è stato assegnato al Parlamento Europeo ed è stato ritirato dal Vice-Presidente Vicario, on. Gianni Pittella.

 

Allocuzione del prof. Moccia, presidente della giuria del premio

 

Motivazione del premio

IIl Comitato selezionatore del Premio “Cittadinanza Europea, per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo”, composto da Ivan Adrian, Presidente del Centro Spinelli dell’Università di Cluje, Marc Maresceau, Direttore dell’European Institute e coordinatore del Centro di eccellenza Jean Monnet dell’Università di Gand, Roger Tropeano, Presidente dell’Associazione delle città e regioni della Grande Europa per la cultura, da Fabio Zucca, Sindaco di Belgioioso e docente della Cattedra Jean Monnet Università dell’Insubria di Varese, e, in qualità di presidente, da Luigi Moccia, Presidente del Centro Altiero Spinelli per l’Europa dei popoli e la pace nel mondo Polo di eccellenza Jean Moennet dell’Università “Roma Tre”, ha deliberato all’unanimità di proporre l’assegnazione del Premio, per la sua prima edizione 2011, al Parlamento Europeo, con la seguente motivazione.

“La formale attribuzione al Parlamento Europeo da parte del Trattato di Lisbona della natura di luogo della rappresentanza diretta dei cittadini dell’Unione costituisce il definitivo riconoscimento della centralità di tale istituzione e con essa del principio di democrazia rappresentativa quale base di legittimazione dell’Unione e del suo funzionamento.

“Si tratta di un riconoscimento che a capo di trent’anni dalla prima elezione a suffragio universale di parlamentari europei (eurodeputati) non solo rafforza l’idea di un’unione sempre più stretta fra i popoli dell’Europa, ma onora in particolare la memoria di tutti coloro – e tra questi di Altiero Spinelli – che con tenacia e lungimiranza hanno operato per fare dell’assemblea parlamentare europea un vero cuore federale dell’Europa.

“Pur scontando una certa lontananza dai cittadini che vi sono rappresentati, come testimoniato dai dati non esaltanti della partecipazione alle elezioni europee, e nonostante altre ombre continuino a pesare sulla sua capacità d’azione, il Parlamento è stato fattore determinante di rilancio del processo di integrazione: quando solo si pensi – nel ricordo ancora una volta dell’impegno di Altiero Spinelli – che una prima idea di costituzione incentrata sul binomio cittadinanza europea-diritti fondamentali ha visto la luce già nel febbraio 1984 grazie all’approvazione da parte del Parlamento del progetto di trattato che istituisce l’Unione europea; un testo i cui contenuti hanno poi largamente influenzato il trattato costituzionale firmato a Roma nel 2004 e, per il tramite di quest’ultimo, l’odierno trattato di Lisbona.

“In quanto luogo simbolo della democrazia europea, il Parlamento è chiamato ad assolvere con vigore il proprio ruolo di garante del processo decisionale, ma anche quello di interprete di esigenze di sviluppo e completamento del progetto europeo, al fine di dare all’Europa – per usare parole del suo attuale Presidente Jerzy Buzek – «una visione che vada al di là del presente, al di là di ciò che è, per orientarsi verso ciò che dovrebbe essere».

“Esempi non mancano di atti compiuti in tal senso dal Parlamento per imprimere ulteriore slancio al processo di integrazione, contrastandone involuzioni nazionalistiche. Ma per alimentare e sostenere tale visione occorre – ancora richiamando parole del Presidente Buzek – «dar prova di immaginazione, di conoscenza, di saggezza e soprattutto di audacia».

“Di rinnovati atti di coraggio politico del Parlamento europeo l’Unione ha oggi soprattutto bisogno.

“Pertanto, l’assegnazione di questo Premio, intitolato alla cittadinanza europea come motivo ideale e, al tempo stesso, fattore costitutivo della costruzione della patria europea, vuol essere una attestazione del ruolo svolto dal Parlamento di custode degli ideali e dei valori su cui si fonda l’Unione e, insieme, una sollecitazione per la sua missione di guida della costruzione europea verso il traguardo, come già additato dalla dichiarazione Schumann, «di una Federazione europea indispensabile al mantenimento della pace», in Europa e nel mondo intero. 

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